Trinità
Immagine per la preghiera ecumenica dell'abbazia di Maguzzano del 19 gennaio
L'immagine
che contempliamo insieme è molto inusuale. Proviene da una chiesa di un
Paese di lingua tedesca, e lo stile dell'affresco ne indica la provenienza
medievale.
Subito a prima vista pensiamo tutti certo alla Trinità. A destra il
Padre, a sinistra il Figlio. E al centro? Al centro una figura chiaramente
femminile.
Ora, se anche il pensiero corre al fatto che Spirito in ebraico si dice Ruah ed
è, dal punto di vista grammaticale, femminile, dobbiamo tenere conto che
si tratta di un'immagine, come detto prima, medievale. E in quell'epoca la
conoscenza della lingua ebraica non era diffusa nei Paesi di lingua tedesca.
Quindi la lettura della figura femminile come Spirito Santo è altamente
improbabile.
E allora?
San Paolo apostolo dice, nella lettera ai Romani, che “Dio ha messo il
suo amore nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci ha dato”
e aggiunge che “lo Spirito di Dio abita in voi”, in noi.
L'evangelista Luca ci dice che l'angelo saluta Maria con le parole: Ti saluto,
Maria! Il Signore è con te: egli ti ha colmata di grazia.
E alla domanda di spiegazione di Maria l'angelo risponde: Lo Spirito Santo
verrà su di te, l'Onnipotente Dio, come una nube, ti avvolgerà.
Per questo il bambino che avrai sarà santo, Figlio di Dio.
Il tema della nostra preghiera è: fu concepito di Spirito Santo. E
l'immagine della Trinità potrebbe volerci suggerire che Maria è
con il Padre ed il Figlio parte della Trinità, in quanto ripiena di
Spirito Santo. Spirito che proviene dal Padre. Spirito da cui fu concepito il
Figlio. Padre e figlio che poggiano ognuno una mano sulle spalle della giovane
donna.
Senza voler interpretare troppo, lasciamo che l'immagine ci provochi, ci
ispiri, ci ponga delle domande, ci muova come la Parola ascoltata, alla
preghiera.